mercoledì 25 luglio 2007

Le campagne del Pd (per ora) deludono

Dispiace e soprattutto annoia ripetere le stesse cose da anni, ma è incredibile come la politica continui a compiere una serie di errori elementari nell'utilizzo dei mezzi di comunicazione.
Tre cose, registrate tra ieri sera e stamattina:
- il sito di Walter Veltroni non viene aggiornato dalle elezioni amministrative di un anno fa e in rete non c'è traccia di un altro sito che lo sostituisca in vista delle primarie.
- da stamattina il centro di Roma è invaso dai manifesti di Mario Adinolfi che avrà capito tutto della rete, ma dovrà anche capire che un manifesto non è un'accozzaglia di informazioni (il cellulare, il rimando web, tre (!) loghi posti in alto) e che uno slogan che dia il senso della propria candidatura ci dovrà pur essere. Perchè in questo modo anche il pay che a me piace (si può fare) perde assolutamente valore: si può fare cosa?!?
Dispiace dirlo ma quella che si evince è un'idea di autoreferenzialità della serie: chi sa capisce, chi non sa si informi o si dedichi ad altro.

- Il video messo su You Tube della candidatura di Enrico Letta lascia perplessi. A riguardo solo una cosa: quel rimando, in un'ipertrofia neotecnologica, per cui Letta ascolta il mondo dallo schermo di un laptop non è sufficiente per imbastire un'idea politica che abbia il dono della freschezza e dell'innovatività, se poi manca un messaggio chiaro o anche e solo un mood di fondo.

Insomma, ci si aspettava di più.
Perlomeno il rispetto di una serie di semplici regolette di buona educazione comunicativa.

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