martedì 24 luglio 2007

4 pensieri

il G8 di genova, da 6 anni, è una ferita ancora aperta, una frattura che va sanata. perchè a genova si è picchiato, troppo e senza giustificazione. si è perso, da parte delle autorità, il senso dello stato. la magistratura farà il suo, forse qualcuno sarà punito, forse no. non importa. quello che importa è che, se nessuno sarà punito nelle aule di un tribunale, la responsabilità - perchè responsabilità non può non esserci - farà capo alla politica. il governo di centrosinistra ha il dovere - e magari l'ultima oportunità - di sanare quella ferita, di recuperare alla fiducia verso lo stato, le istituzioni, le forze dell'ordine un pezzo, largo più di quanti a genova c'erano, di una generazione.

berlusconi, scorsa settimana, ci delizia con le battute su veronica e fanciulle varie da corteggiare. per uno strano caso ero lì, e ho potuto gustare la mimica magnifica dell'imitazione della consorte. (...che vi siete persi!.. ) è un animatore geniale, pari a fiorello. fa notizia, berlusconi, semplicemente essendo se stesso, per una battuta e un occhiolino. (anche perchè, vi assicuro, il resto era di una noia mostruosa e di un ideologismo che nemmeno più il pdci.) ma da quanto tempo berlusconi manca dall'agenda che conta? da quanto tempo non impone un tema di quelli che toccano da vicino la vita delle persone (altro che conteggi e rimorchi)? ad eccezione dell'eccezionale passaggio sull'ici, da molto, molto, molto tempo.

la riforma delle pensioni è, alla fine, meglio di quanto avremmo creduto (almeno io, che però ero parecchio pessimista). epperò, come già con la finanziaria, quello che manca è la cornice di insieme e di prospettiva, il frame culturale. non si poteva dire che, ok, lo scalone va ammorbidito, che si, alcune categorie vanno tutelate, ma alzare l'età pensionabe è cosa non solo doverosa, ma giusta, positiva, nell'interesse di un miglior equilibrio di vita per le persone?

giuseppe, qua sotto, parla della generazione coraggio. vendola è bravo, emoziona, ragiona sul coraggio da ritrovare e sulla scommessa che "i grandi" devono fare sui "piccoli" giovani. c'è, però, e non mi piace, in vendola, nel tono, come in molti altri nel centrosinistra, una moralità di fondo (quel dovere imperante) che, compiacendosi dell'astrazione e della denuncia, dimentica di passare al concreto. in america, la stessa cosa, ragionavamo qualche giorno fa, si dice audacity of hope.

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