mercoledì 3 ottobre 2007

in attesa che arrivi ancora qualcosa di serio, o più o meno tale, con un aggiornamento del report che potete scaricare qua di lato, un paio di riflessioni di giornata, entrambe su veltroni.

la prima è sull’affermazione di volere un partito degli et…et e non degli aut…aut. tralasciando l’ultimatum tra alleati come arma politica(nte), colpisce ancora una volta l’idea dell’et…et come chiave di rappresentanza. nel report l’abbiamo definito doppio posizionamento, la capacità di prendere posizioni opposte quanto a radicamento di fondo, ma poi armonizzate in unità conciliativa. su questo, nodo centrale della competenza discorsiva di veltroni, dovremo tornare.

spero invece non torneremo su veronica lario. veltroni vuole anche lei, curiosa e libera. ma, a parte essere curiosa e libera (e non dovrebbero essere doti rare, se lo sono intorno a veltroni allarghi il suo giro), quali altre competenze ha mostrato di avere? e perché deve meritare, solo per un velato e affettuoso antiberlusconismo, titoli e spazio e posto?

a meno che veltroni, sulla scia della battuta maschilista (secondo la bignardi) sulla prestigiacomo, non voglia battere silvio anche sul terreno della conquista femminile…gli toglie via la moglie, libero per le mille nuove carfagne, ma debole e ferito …

come segnalavamo nella ricerca sono altri gli spazi di battaglia (culturale) che appaiono liberi e che dovrebbero, non con gli aut…aut, ma nemmeno solo con gli et…et (tematici o femminili), definire cosa sarà il pd .

ma forse, intanto, dovremmo riconsiderare l’idea che girava qualche giorno fa nell’open space: un focus group sull’amore. accorrete numerose, curiose e libere.

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